***Star 4 Five**

Il Mistero della DOPPIA VENEZIA

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Star FaZo
view post Posted on 1/3/2010, 22:58




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Prologo

Avere 16 anni al giorno d’oggi non è facile, soprattutto se si vive in una famiglia come la mia! Neanche due anni di superiori, scuola nuova, mille professori e tanti compagni antipatici che per farmeli amici ci ho messo un sacco che arriva la notizia bomba! “Papà deve darti una notizia grandiosa” asserì mia madre con un sorriso sulla bocca che non finiva più … “E’ successa una cosa bella” continuò lui “sono stato promosso direttore della banca più famosa di …” No! Non dirlo, pensai … non dirmi che ancora una volta dovremo trasferirci altrove!!! Non dire queste parole ti prego … ero davvero confuso e la mia testa non faceva altro che ricordarsi mille scatole e valige pronte per esser portate via, pronte per andare in una nuova casa, un nuovo paese e così dalla campagna ci siamo trasferiti in montagna e poi in “terraferma”! “Senti Marco, vedo che fai già una faccia contrariata, ma lasciami spiegare: questa volta è definitivo! Sarò finalmente stabile in un posto di lavoro remunerativo e che mi lascerà più tempo libero di prima.” Continuò all’improvviso mio padre vedendomi un attimo stranito, ed ancora “E vedrai che dove andiamo ti piacerà molto” e si mise a sorridere pure lui …
 
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Star FaZo
view post Posted on 1/3/2010, 23:33




E questo è solo un assaggio dell'inizio della storia... il resto lo scriverete anche voi assieme i protagonisti a seconda di come vi comporterete nei rompicapo e di che azione suggerite di far fare ai ragazzi che vivranno l'avventura. Una volta a settimana e generalmente di Domenica la storia proseguirà secondo quanto siete riusciti a decidere di essa. Per poter decidere e risolvere i giochi io vi consiglio di scrivere i vostri suggerimenti e/o soluzioni:
- di seguito ad ogni puntata della storia
- in piccolo (selezionare tutta la parte scritta e poi selezionare nel menu a tendina "dimensioni" il carattere piccolo)
- in giallo (selezionare tutta la parte scritta e poi selezionare nel menu a tendina "colore" il giallo

In questa maniera potrete sia sbirciare le risposte degli altri compagni di viaggio (selezionando loro scritti per far diventare il giallo dei caratteri bianco su sfondo blu) che eventualmente giocare senza esser condizionati da nessuno per poter vivere al meglio l'avventura.
Se lo ritenete opportuno potrete tramite il tasto MP dei vari profili contattare tutti gli altri giocatori per farvi aiutare o chiedere consigli.
Buon divertimento e buon viaggio per la doppia città...
 
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Star FaZo
view post Posted on 6/3/2010, 22:10




Prologo

Avere 16 anni al giorno d’oggi non è facile, soprattutto se si vive in una famiglia come la mia! Neanche due anni di superiori, scuola nuova, mille professori e tanti compagni antipatici che per farmeli amici ci ho messo un sacco che arriva la notizia bomba! “Papà deve darti una notizia grandiosa” asserì mia madre con un sorriso sulla bocca che non finiva più … “E’ successa una cosa bella” continuò lui “sono stato promosso direttore della banca più famosa di …” No! Non dirlo, pensai … non dirmi che ancora una volta dovremo trasferirci altrove!!! Non dire queste parole ti prego … ero davvero confuso e la mia testa non faceva altro che ricordarsi mille scatole e valige pronte per esser portate via, pronte per andare in una nuova casa, un nuovo paese e così dalla campagna ci siamo trasferiti in montagna e poi in “terraferma”! “Senti Marco, vedo che fai già una faccia contrariata, ma lasciami spiegare: questa volta è definitivo! Sarò finalmente stabile in un posto di lavoro remunerativo e che mi lascerà più tempo libero di prima.” Continuò all’improvviso mio padre vedendomi un attimo stranito, ed ancora “E vedrai che dove andiamo ti piacerà molto” e si mise a sorridere pure lui …
Ma cosa c’era che non andava nella terraferma??? I cinema c’erano, piccoli, ma con un 3D decente, per non parlare di negozi allettanti e parchi pubblici dove potersi sfogare col proprio cane, nel mio caso Bridge una bastardina di 4 anni tanto dolce quanto veloce. Gli amici erano quelli dell’oratorio e quei pochi che vedevo nel dopo scuola … ma in fondo finalmente avevo una vita: il telefono cellulare di tanto in tanto squillava per qualche sms impertinente … mentre prima ….
Ed ora dovevo ricominciare tutto??? “No papà” dissi “non ho voglia di preparare ancora le mie cose, e la scuola che faccio ora mi piace un sacco e mi sto impegnando molto.”
“Fidati Marco! Vedrai che andiamo in un posto che hai sognato di vedere tante volte e seppur ci fossimo sempre stati tanto vicini o in provincia, non abbiamo mai avuto tempo per portatrici”

VENEZIA


 
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Star FaZo
view post Posted on 7/3/2010, 00:04




Una nuova vita


Casa nuova, vecchia e malandata, ma in centro. Sia chiaro: qui tutto è centro anche il posto a due ore di cammello da casa mia è centro … tutto è centro storico!
E col cambio di casa addio vecchia scuola, ma per fortuna anche qui ce ne una del mio stesso indirizzo: linguistico.
I ragazzi a Venezia sono diversi dagli altri, rassegnati a vivere isolati e senza troppi agi ma col pensiero fisso di raggiungere presto la terraferma anche fosse solo per un cinema. Quel cinema che prima raggiungevo a piedi e che ora mi costa 2 bus o 1 treno e 1 bus! Un ponte porta verso tutto e un ponte divide la vita di un ragazzo da tutto! Il primo giorno qui mi sembrava un sogno, non ci credevo ed un po’ non volevo proprio crederci … però devo dire che qualcosa di particolare lo emana questa città ma devo ancora capire.
“Finalmente posso parlare anche io durante le lezioni … è depressivo seguire le lezioni mentre vedi i tuoi amici che giocano a battaglia navale col loro compagno di banco!!!” non avevo ancora realizzato l’ingresso nella nuova classe o sentito le parole di benvenuto dell’insegnate di lettere che questa frase ha attirato la mia attenzione verso il banco alla mia sinistra. La luce entrava accecante dalla finestra ma potevo scorgere un viso dolce ed un bel sorriso “Ciao sono Silvia! La secchiona e ribelle di questo istituto, insomma un controsenso vivente perché se non si è un controsenso nella vita non si è nessuno …”
La interruppi subito perché non capivo “Piacere Marco! Scusa non seguo il tuo discorso … non credo di esser così speciale come te però: se vuoi posso sedermi nel banco vuoto dietro”, “macché scherzi??? Sono secoli che aspetto questo momento, ho pure già scritto nel diario che oggi è una data da ricordare: anche io potrò fare le battaglia navale durante le ore noiosissime di lettere” e quel sorriso mi abbagliò di nuovo.
Silvia era simpaticissima, scherzava su tutto e mi sentivo come se la conoscessi da anni. Mi ha spiegato tutti i segreti della scuola, la macchinetta delle merende che da i resti sbagliati, la bidella da corrompere per farsi metter via le pizzette a ricreazione, i ragazzi delle altre sezioni più forti da frequentare. In più Silvia è proprio di Venezia e sa tutto di tutti e su tutto e così si è proposta come mia “Guida interattiva” della città per farmi ambientare meglio.
Oggi pomeriggio dopo scuola esco con lei per continuare a perlustrare i luoghi per i giovani di Venezia e si parlava di vedere la ludoteca del centro o qualcosa di simile: non vedo l’ora!
“Marco sei in ritardo!!! Dai dobbiamo sbrigarci o arriviamo tardi al torneo di Magic the gatering”
“Scusa ho finito tardi i compiti … vedrai che corro più veloce della luce”
Ma i veneziani doc sono rapidissimi a superare i turisti, saltare i ponti e trovare le strade per calli e campielli … troppo veloci .. talmente veloci che mi fermo per prender fiato e mi trovo solo! No! Non è possibile!! Nemmeno 4 giorni in città e già mi perdo??? Provo a correre più veloce per vedere se la strada davanti a me è giusta e raggiungo Silvia, ma sbatto contro un uomo proprio mentre stavo salendo sul ponte e cadiamo a terra. “MA brutto molton, sta un po’ attento che me potevo romper nA gamba” si rialza sembra che cerchi qualcosa e poi scappa via.. strani questi veneziani penso e nel rialzarmi anche io vedo che mi è caduto addosso il telefono dell’omaccione scorbutico e senza volerlo lo faccio cadere a terra. “oh mamma, se torna indietro e vede che gli ho rotto il display mi uccide …” ho pensato e così preso dalla foga ho portato via con me il telefono. Mentre corro ci butto un occhio sopra e vedo che aveva ricevuto un messaggio e così su due piedi non mi dice nulla di particolare, ma qualcosa dentro di me stava elaborando … “Ohhhh eccoti! Finalmente! Sei peggio dei VIP!” interruppe il mio pensiero Silvia “Fai vedere cos’hai qua” e strattonandomi la mano si è presa il telefono “Di chi è??? E cosa c’è scritto??? VENDETTA? POTENTE? MA DI CHI È???”

Cercate di capirci qualcosa

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bluCindy:-*
view post Posted on 8/3/2010, 13:57




cavolo.......non riesco a decifrare alcune parole......poteva stare un pò più attento nel farlo cadere...... :P

"OTTAVIO,la mia vendetta sulla città mi rende il despota più potente dell'ultimo secolo ti aspetto sotto il lampione blu"
 
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gregtoffer
view post Posted on 11/3/2010, 00:27




Ottavio, la mia vendetta sulla città mi renderà il despota più potente degli ultimi secoli! Ti aspetto a Rialto sotto il lampione blu.
 
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Star FaZo
view post Posted on 14/3/2010, 03:01




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Un grosso problema

Quella che sembrava una casualità, un gioco innocente di Silvia si stava per rivelare un problema davvero grosso. “Che figata! Abbiamo scoperto un messaggio di un malvivente” scherzava Silvia “Andiamo a dare un’occhiata anche noi a Rialto”.
Io c’avevo paura ma non ho nemmeno realizzato che subito mi spinse a correre con lei. Il famosissimo lampione blu non era altro che un nome simpatico, una sorta di nick name, che i veneziani avevano dato ad una particolare luminaria natalizia che il comune per poca voglia di togliere ha lasciato su tutta la stagione e da almeno 6 stagioni. La luminaria è una spera blu con luci intermittenti dentro di essa, molto bella ma anche poco speciale per un appuntamento ed invece ecco comparire l’individuo che per sbaglio avevo colpito facendogli perdere il cellulare.
“Sior Ottavio eccomi, gho avuo un contrattempo con un cretin de fio! Il piano è quasi pronto …”
Ma Silvia non faceva altro che ridere “Dai non spingermi Marco o finirò al di là muro e ci scopre” e sempre ridendo “Ho sentito che hanno un piano: che forte sembra di esser in un film”
“Che stupidaggine Silvia smettila dai! Andiamo via che siamo in ritardassimo per il torneo”
“Bene, bene, bene! Appena Venezia sarà sommersa dall’acqua e il comune non saprà come salvarla e lo stato non riuscirà a finanziare lo sgombro della città: ecco che arriverà in scena il salvatore! Ecco che il despota si farà pagare per chiudere le pompe che dalle fondamenta della città stanno spurgando ogni liquame possibile per far sprofondare il vecchiume, ma sarà già troppo tardi e una volta eliminata la città potrò far risorgere il mio tesoro! <<un tesoro che la storia invidia e che il mondo non può comprendere, solo lo specchio raccoglie tutti i segreti>> finalmente avrà un senso!”
Dopo queste parole Silvia non rise più e gli interessati al discorso erano più di un omaccione, un gruppo di fanatici di quest’uomo direi …
Per sbaglio ho spinto troppo in la dell’angolo dove eravamo rannicchiati e Silvia è caduta al di là della nostra protezione facendosi sgamare e facendo sì che l’omaccione che avevo colpito si accorgesse di me e i minacciasse di uccidermi se non gli restituivo il maltolto: dovevamo scappare!
D’istinto ho messo la mano in tasca ed ecco spuntare una piccola mappa dei negozi “la bella Venezia”, una catena tutta distribuita tra Rialto e Castello. Ogni negozio era indicato da una lettera e dietro la mappa era riportata una legenda con tutti gli indirizzi. “Non sappiamo dove andare” disse Silvia “Seguiamo questa mappa partendo dal negozio <<a>> dove siamo ora e cerchiamo di fare un tragitto che non ci porti tra le braccia di quegli individui che ora si stanno distribuendo tra tutte le calli del Sestriere. Se evitiamo subito di andare per il rio Salvador è meglio: c’è mercato in quella zona e non riusciremmo a correre così in fretta … se non ricordo male il negozio più grande si trova appena più su di quella zona se riusciamo a raggiungerlo potremmo nasconderci dentro”.
Forse aveva ragione, ma nemmeno Batman avrebbe avuto tanta arguzia per beccare l’unico percorso non sorvegliato da tutti quegli uomini che chiamandosi coi cellulari stavano perlustrando tutta la zona in cerca del ladro di informazioni che sarei io!

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Scrivi l'ordine dei negozi che Silvia e Marco devono seguire per evitare gli scagnozzi di Ottavio! (ogni lettera corrisponde ad un punto vendita)
 
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Star FaZo
view post Posted on 21/3/2010, 20:23




Nessuna soluzione? Andiamo avanti per un'altra settimana allora...
 
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gregtoffer
view post Posted on 26/3/2010, 08:38




Non trovo una logica... potrei inserire una qualsiasi combinazione di lettere...
 
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gregtoffer
view post Posted on 30/3/2010, 11:18




CITAZIONE (Star FaZo @ 27/3/2010, 15:08)

Devo considerarlo un indizio? :blink:
 
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Nutak
view post Posted on 13/4/2010, 22:45




Proviamo: a - c - f - i - l - negozio senza lettera - m - s - r - q - p - o - n - h - g - e - d - b
 
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Star FaZo
view post Posted on 17/4/2010, 23:34




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“La bella Venezia”


Non ce la facevamo più, all’ultimo negozio raggiunto eravamo sfiniti e quasi verso il punto di partenza della nostra folle corsa. Gli uomini del despota, come si faceva chiamare, erano vicini ma non cosi tanto da vederci all’interno del negozio.
“Per fortuna ci sono scaffali e stole con cui mascherarsi e nascondersi… almeno per un po’…” asserì Silvia “ma non sono sicura che potremmo rimanere qui a lungo”.
“Nessuno in città può più stare tranquillo… tutti pensano che venezia sia una città come tutte le altre ma ci sono segreti che la gente normale ignora e di cui persone come il despota vogliono approfittare per chissà quali malefici scopi…”… ma chi stava parlando!? Ci girammo pieni di stole sul viso e vedemmo un ragazzo alto e magro e dal volto conosciuto… “Ah scusate non prendete paura non volevo importunarvi! Mi chiamo Sebastiano Ziani proprietario dei negozi la Bella Venezia e pronipote del famose Doge… e sono anni che vedo la mia città ai piedi di gente come Ottavio… e come se la volesse conquistare! Ma in fondo in tutto questo tempo non c’è mai riuscito a rovinarci il nostro bel vivere …”
“Ehmmmm salve… scusaci siamo Marco e Silvia e stavamo scappando dagli scagnozzi di quel signore, il despota, perché abbiamo casualmente scoperto uno dei suoi appuntamenti e sentito parte del suo piano… Tu cosa puoi dirci a riguardo: cercherà di farci del male?” cercai di dire tra l’imbarazzo.
“Probabilmente quell’uomo senza scrupoli cercherà di catturarvi e chissà cosa potrebbe farvi… però non preoccupatevi! Mi sembrate molto scaltri! Non so molto del suo piano ovviamente ma credo riguardi una specie di mosaico posto su una calle che costeggia il canal grande. Precisamente a Punta della Dogana! È una specie di doppio circolo fatto in sanpietrini che rappresenta Venezia… mancavano già alcune parti e da quel che so dopo che gli scagnozzi di Ottavio tentarono di togliere i restanti pezzi che lo componevano ma i “difensori” della città, un gruppo di sconosciuti che si riuniscono sotto questo pseudonimo, nei giorni seguenti portarono via tutti i sanpietrini per non farli avere ad Ottavio e li nascosero in giro per la città al sicuro.” Silvia interruppe il discorso di Sebastiano “Scusa … ma a punta dogana non c’è mai stato un simile mosaico…” e Sebastiano spiegò che la storia si rifaceva a molti anni prima e che dopo esserne venuto a conoscenza gli saltò alla mente che uno dei primi sanpietrini mancanti ce lo aveva proprio a casa sua “Come vi dicevo sono pronipote del doge Ziani, e tra le varie cianfrusaglie di valore che posseggo in suo ricordo ho pure una scatola contenente dei sanpietrini” asserì Sebastiano “Uno di quei pezzi di mosaico portati via dal mosaico o rosone che dir si voglia era stato portato via proprio dal Doge… chissà perché!? In ogni caso sul pezzo vè scritto una frase in veneziano antico che tradotta sta per <<solo un pezzo di tanti pezzi può aprire il varco sul doppio. Solo i pezzi uniti in un pezzo possono portar ricchezza: dell’acqua bisogna conoscer il segreto>> e da quel poco che ci ho capito credo che unendo i vari pezzi si apra un portale o varco o che comunque succeda qualcosa di interessante che il mio parente passato ha cercato di celare per anni…”
“MA questa storia è peggio di quella di un film!?” afferma Silvia con una faccia tra lo sbalordito e l’incredulo “bisognerebbe capirci di più di questo mosaico o rosone… Dai Marco corriamo a Punta Dogana!!!!” non ci volevo credere ma di lì a poco avrei fatto una corsa che non finiva più il suo corso… ma prima di andare il gentile Sebastiano ci ha spiegato che ci avrebbe dato volentieri una mano e che entrando in un qualsiasi negozio della sa catena potevamo metterci in contatto con lui tramite il suo sistema intranet.
Ma se la corsa poteva sembrarmi infinita perlomeno il panorama che si poteva vedere da punta dogana era spettacolare: San Marco così non l’avevo mai vista! Sembrava un dipinto!
“Non ne sono sicura ma credo che il famoso rosone del discorso di Sebastiano sia proprio questo doppio solco sul terreno… non ci trovo nulla di mistico…”

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Silvia non sembrava più entusiasta di arrivare a fondo della faccenda “Però ciò non vuol dire che non ci tenga ad inserire queste piccole pietre nei solchi” mi stupisce sempre di più questa ragazza così piena di energie e neppure il tempo di passarle le pietre che già lei aveva inserito la prima, quella raccolta dal doge, in una cavità che sembrava potesse contenerla.

Silvia non sembrava più entusiasta di arrivare a fondo della faccenda “Però ciò non vuol dire che non ci tenga ad inserire queste piccole pietre nei solchi” mi stupisce sempre di più questa ragazza così piena di energie e neppure il tempo di passarle le pietre che già lei aveva inserito la prima, quella raccolta dal doge, in una cavità che sembrava potesse contenerla.
“Non ci posso credere… Marco guarda!!!”
La pietra una volta incastonata iniziò a brillare per qualche secondo e così le altre due!
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Qualcosa di magico pervadeva l’aria… decidemmo di correre di nuovo al negozio di Sebastiano ma durante la strada del ritorno ci interruppe una voce “Una moneta per il vostro futuro, solo una pietra… solo una moneta per il vostro futuro” una voce gracidante continuava a chiedere una moneta per predirre il futuro.
“Silvia ma anche a Venezia ci sono le chiromanti? Uhm… ma!?.. Silvia la signora ci ha chiesto una pietra!?!?” qualcosa di strano detto dalla vecchina mi colpì.
“E’ vero ci ha proprio chiesto una pietra!!!” Silvia piena di orgoglio si girò verso al vecchia: era gobba, vestita di stracci con lunghi capelli bianchi sul volto e una sfera di cristallo in una mano tremolante.
“Solo una moneta ragazzi, per farmi vivere, per farmi mangiare … ” rispondemmo che non avevamo nulla con noi da lasciare se non due o tre caramelle alla menta “OHHHH voi avete più di quello che credete!” asserrì con voce tonante la chiromante “Voi cercate le pietre, le pietre vi aspettano… io vedo nel vostro destino una doppia casualità, una strana sensazione di bagnato che vi potrebbe portare alla gloria o a nascondervi per sempre!”
Eravamo sbigottiti e spaventati allo stesso tempo! Cosa intendeva dire? Io e Silvia ci guardammo faccia a faccia e neppure un secondo dopo la vecchia era sparita… al suo posto un biglietto stracciato per terra…

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Come sapeva i nostri nomi!? Cosa si celava nei 3 luoghi indicati dai colori?! Non abbiamo il tempo di visitare tutti e tre i luoghi... si sta facendo sera: Dovete sceglierne solo 1!
 
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12 replies since 1/3/2010, 22:50   150 views
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